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scheda pianta - n.1
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tarassaco comune - taraxacum officinale denominazione pianta (nome scientifico)
dente di leone - soffione altri nomi (nome comune o popolare)
giugno 2011 data dell'osservazione
milano - via san marco luogo dell'osservazione
bertello - sunder - zorzi nomi del singolo o del gruppo di lavoro

disegno erbario fotografia fotografia in loco

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fiori invisibili al centro di milano nome scheda
asteracee - angiosperma (con fiore) - perenne famiglia
fino a 20 cm. altezza
foglie raccolte in una rosetta basale con gambi corti e sotterranei tipo foglie e fusto
oblunghe, lanceolate lobate a margine dentato forma delle foglie
foglie verdi leggermente violacee colore della pianta e foglie
pianta perenne - fiorisce da aprile a settembre periodo fioritura
fiori raccolti a capolino in due file di petali a forma di calice contenente centinaia di fiorellini. è un fiore ermafrodita. l'infruttescenza con i tanti "frutti" simili a piccoli paracaduti è rappresentata da quel che viene generalmente chiamato soffione. fiore descrizione
giallo vivace colore dei fiori
in cm.33x100 (un terzo ca. di 1 metro quadrato) riscontrata 1 sola piantina (con più foglie) cresciuta al limite tra il terreno e il marciapiede numero di piante
pianta comune diffusione
pianta spontanea. predilige spazi aperti soleggiati ma la si può trovare ovunque, nei prati, incolti, sentieri e ai margini delle strade. habitat
non è una specie protetta stato (specie protetta)
paola zorzi nome di chi ha identificato la pianta
paola zorzi nome di chi ha fotografato e disegnato la pianta
"gruppo LY" (bertello-sunder-zorzi) altro

descrizione e commenti... il dente di leone o tarassaco, detto anche soffione è un'erba tra le più comuni. in italia la si trova ovunque da maggio ad ottobre fino ai 2000 m. di altitudine e perfino tra le fessure di pietre, asfalto o lastricati. si tratta di una pianta perenne con radici a fittone e dalle inconfondibili foglie oblunghe, lanceolate, a margine dentato a tal punto da meritarsi il soprannome di dente di leone. la pianta, che non supera i 10 cm. di altezza, si sviluppa dalla radice con una rosetta basale di foglie dai gambi corti e sotterranei. dal fusto cavo e glabro (privo di peluria) spuntano invece fiori giallo-dorati raccolti a capolino su due file di brattee membrose a formare un calice che racchiude il ricettacolo formato a sua volta da centinaia di piccoli fiorellini. si tratta di un fiore ermafrodita la cui impollinazione è affidata sia agli insetti che al vento. a fine fioritura da ogni fiore si sviluppa un achenio a formare quei famosi frutti secchi comunemente soprannominati “soffioni”: soffici e bianche sfere composte da frutti che basta un soffio per vedere scomposte in tanti piccoli, leggeri paracaduti atti a consentire la dispersione dei semi sul terreno. commestibile e apprezzata per le sedicenti proprietà depurative è considerata una pianta “proletaria” in quanto accessibile a tutti. la si raccoglie in primavera per farne un'insalata anche detta “cicoria matta” oppure lessata. sarà capitato a tutti in primavera di vedere nei prati persone intente alla sua raccolta... quel che è certo è che il solo fatto di camminare all'aperto e nel verde dopo il freddo e lungo inverno che costringe le persone alla sedentarietà è già di per sé una pratica salutare. nella foglia in ogni caso sono presenti: derivati dell'acido taraxinico, triterpeni e steroidi, flavonoidi, vitamine (b1, b2, c, e). la radice invece è ricca di: taraxacosidi, acido linolico e linoleico, triterpeni e steroidi, acido taraxinico e taraxacolide. descrizione e commenti




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